lunedì 31 ottobre 2011

The Florida State University adotta una Open Access Resolution

Il 19 ottobre 2011 il Senato di Facoltà della Florida State University  ha adottato una Open Access Resolution.
Ecco un estratto:
Resolution
The Faculty Senate of The Florida State University, consistent with the University's mission to "preserve, expand and disseminate knowledge" and to provide broad access to institutional resources and services, endorses the storage and preservation of scholarly publications in The Florida State University's open access institutional repository.
This resolution aims to extend the university's mission into the digital age. Its goals are to remove access barriers to publicly-funded scholarship, to centralize the University's intellectual output while maintaining quality filters and supporting established publishing opportunities, and to support faculty who wish to pursue open access publishing whenever consistent with their professional goals.
Resolution Implementation
Implementation of this resolution is dependent on the foundation and development of infrastructure, including a university library-supported institutional repository and Scholarly Communications staff who will coordinate and facilitate the digital collection process for faculty. The Faculty Senate calls upon the Faculty Senate Library Committee and the Florida State University Libraries to explore and address the implementation of this resolution, including the needs to:
  • protect authors' intellectual property
  • maintain Florida State University standards for Promotion and Tenure
  • promote quality and prestige in scholarly publishing
  • develop policies and procedures for the governance of this resolution
  • explore scholarship publishing in emerging platforms and digital contexts

Plea | Aufruf | Appello: La notte delle biblioteche

Un invito a firmare l'appello “La notte delle biblioteche”, un appello pubblico a favore delle biblioteche italiane promosso dall'Associazione Italiana Biblioteche, il Forum del Libro, l'Associazione Bianchi Bandinelli, Generazione TQ e i Presìdi del libro, con il sostegno di IFLA - International Federation of Library Associations and Institutions, ed EBLIDA - European Bureau of Library, Information and Documentation Associations, che si rivolge a tutta la società italiana per chiedere un’inversione di rotta che porti maggiore attenzione e maggiori risorse per le biblioteche italiane, prima che sia troppo tardi.
L’appello ricorda che le biblioteche:
  1. sono un servizio essenziale per la vita culturale, sociale e civile del Paese e rappresentano un presidio di democrazia fondato sulla libertà di espressione e sul confronto delle idee.
  2. costituiscono un'infrastruttura della conoscenza che raccoglie, organizza e rende disponibili i prodotti della creatività e dell'ingegno, fornisce accesso a una pluralità di saperi e di informazioni, agevola l'attività dei ricercatori e degli studiosi, tutela la memoria culturale della nazione, offre a tutti i cittadini occasioni di crescita personale e culturale, favorisce l'acquisizione di competenze che possono essere spese nella vita sociale e lavorativa.
Il movimento OA nasce ed è attivamente promosso in ambito bibliotecario.
Le biblioteche sono state le prime ad aver fatto i conti con la crisi dei prezzi dei periodici, che è stato uno dei motivi fondanti, in quanto forte barriera all'accesso delle informazioni accademiche e scientifiche, delle ragioni dell'Open Access.
L’appello è sul sito dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) alla pagina:
La notte delle biblioteche. Appello pubblico a favore delle biblioteche italiane.
The night of Libraries. A public plea in support of Italian libraries.
Nacht über Italiens Bibliotheken. Öffentlicher Aufruf zur Unterstützung der italienischen Bibliotheken.

venerdì 28 ottobre 2011

PEER  (Publishing and the Ecology of European Journals) (2008-2012), è un progetto finanziato dal programma EC eContentplus, che si propone di studiare gli effetti su larga scala del deposito sistematico effettuato dagli autori di manoscritti soggetti al peer-reviewed finale (cosidetti: Green Open Access o anche stage-two research output) sull'accesso da parte dei lettori, sulla visibilità degli autori, sulla visibilità delle riviste e sulla sostenibilià economica delle riviste, così come sull'ecologia della ricerca europea.
Il progetto coinvolge circa 240 riviste e si basa sulla collaborazione di editori, archivi (istituzionali e disciplinari), e ricercatori.
Il progetto ritiene le riviste essenziali per il progresso scientifico e la competitività europea e riconosce loro un ruolo chiave nella comunicazione accademica.
Al Centro ASK (Art, Science and Knowledge) della Bocconi è stato assegnato il compito di svolgere una ricerca empirica da svolgere a partire dal database di PEER sui costi associati al deposito degli articoli: modelli di business, strutture di costo e di vantaggi dei diversi attori, condizioni in base alle quali i costi possono essere ridotti, ecc
Scientific supervisor: Paola Dubini
Research team: Maria Rita Micheli, Paola Galimberti, Elena Giglia

mercoledì 26 ottobre 2011

La dott.ssa Ilaria Capua è stata ospite lunedì 24 ottobre 2011 della trasmissione radiofonica di RAI 2 Caterpillar per conversare di "Open access weekend, la scienza per tutti".
La dott.ssa Capua è una virologa e veterinaria italiana di fama internazionale.
Nel 2000 ha contribuito in maniera determinante alla comprensione della influenza aviaria, sua è la strategia “DIVA” (Differentiating Vaccinated from Infected Animals) raccomandata da organizzazioni internazionali come la FAO e dalla Unione Europea.
Nel 2006 decide di rendere pubblica e depositare la sequenza genetica del primo ceppo africano di influenza aviaria H5N1 in Genbank (un database “open access” ).
La scelta di depositare in un database “open access” e non in un database ad accesso limitato, ha dato inizio ad un dibattito internazionale sulla trasparenza dei dati, che ha cambiato i meccanismi internazionali alla base dei piani prepandemici e ha dato impulso allo sviluppo della cosidetta open-source.
Nel 2007 ha vinto il premio Scientific American 50, nel 2008 il premio Revolutionary Mind, e nel 2009 il Premio Grande Ippocrate.
Nel 2011 le è stato assegnato il Penn Vet Leadership Award in Animal Health dall'Università della Pennsylvania, con la seguente motivazione:« ha modificato in maniera significativa l'immagine e la pratica della professione e ha influenzato la vita e la carriera di altre persone ».
Grazie dott.ssa Ilaria Capua! Il movimento OA Le è grato!

martedì 25 ottobre 2011

Il Commissario Ue: "L'Accesso aperto alla ricerca è un must per la competitività dell'Europa"

Il Commissario UE per l'Agenda Digitale europea, Neelie Kroes, questa mattina ha dato il segnale di partenza per il contributo olandese per l'annuale settimana internazionale OA.
In un  messaggio video, la signora Kroes, afferma che l'accesso aperto ai risultati della ricerca non è solo un lusso.
Il Commissario UE vede OA come un must per i Paesi Bassi e per l'Europa, se si vuole essere in grado di competere a livello internazionale.
La notizia: EU Commissioner Kroes: "Open access to research is a must for the competitiveness of Europe"

OA su E-LIS.

 
Pubblicazioni e presentazioni in Open Access su E-LIS.
E-LIS è un archivio aperto internazionale per la biblioteconomia e le scienze dell'informazione.
Fondato nel 2003 raccoglie oltre 11.500 documenti e dispone di un team di editori volontari provenienti da 44 paesi.

Spagna: Ley 14/2011 de la Ciencia, la Tecnología y la Innovación

Il Parlamento spagnolo ha approvato nella seduta del 12 maggio 2011, la Ley 14/2011 de la Ciencia, la Tecnología y la Innovación, voluta dal Governo in carica. La precedente legge risaliva al 1986.
L'elaborazione della legge è frutto dell'impegno del Ministerio de Ciencia e Innovación, coadiuvato dalle Comunidades Autónomas, dalle università, dalle parti sociali, dagli esperti, dai ricercatori e dai cittadini.
La nuova Legge 14/2011 prevede all’art. 37 (Difusión en acceso abierto) commi:
2. Il personale di ricerca, la cui ricerca è finanziata principalmente con fondi del bilancio generale dello Stato, renderà pubblica una versione digitale della versione finale dei contenuti che sono stati accettati per la pubblicazione in pubblicazioni di ricerca seriale o periodico, quanto prima, ma non oltre dodici mesi dopo la data ufficiale di pubblicazione.
3. La versione elettronica verrà resa  pubblica nei repository di accesso aperto riconosciuto nel campo della conoscenza in cui la ricerca si è sviluppata, o in depositi istituzionali di accesso aperto.
4. La versione elettronica pubblica può essere utilizzata dalle amministrazioni pubbliche nei loro processi di valutazione.
5. Il Ministerio de Ciencia e Innovación faciliterà l'accesso centralizzato a repository e la connessione con analoghe iniziative nazionali ed internazionali.
Un altro tassello si aggiunge allo sviluppo dell’accesso aperto sancendo, con l’adozione di una politica mandataria, l’impegno istituzionale dello Stato spagnolo a sostegno dell’Accesso Aperto.
A quando un'analoga iniziativa in Italia e in altri Paesi nel mondo?
Il movimento OA cammina, cresce, collabora e propone ...

lunedì 24 ottobre 2011

PLEIADI: nuova interfaccia grafica

Oggi, in occasione della Open Access Week 2011, il Portale per la Letteratura scientifica Elettronica Italiana su Archivi aperti e Depositi Istituzionali (PLEIADI) adotta una nuova interfaccia grafica.
Il progetto PLEIADI nasce nel 2004 dalla collaborazione fra due importanti consorzi interuniversitari italiani, CASPUR e CILEA, nell’ambito del progetto AEPIC.
PLEIADI si inserisce nel contesto della  Budapest Open Access Initiative, che promuove l’accesso libero alla letteratura scientifica, e della Open Archives Initiative Open Archives Initiative, che sviluppa e promuove gli standard per l’interoperabilità degli archivi.
Il portale PLEIADI è curato da CASPUR e raccoglie informazioni e notizie sull'accesso aperto in Italia e permette l'accesso a:

Terza settimana internazionale dell'OA, 24 al 30 ottobre 2011

Immagine:Oaweek header.jpg

Oggi inizia la III settimana internazionale dell'OA, dal titolo "Learn. Share. Advance.", che si concluderà il 30 ottobre 2011.
Nel sito ufficiale di OA Week potete trovare gli  eventi organizzati in tutto il mondo, mentre nel wiki italiano dedicato all'OA tovate le iniziative a livello nazionale.

domenica 23 ottobre 2011

Robert Darnton, 12 febbraio 2008 su "Harvard Crimson"

"La mozione a favore del libero accesso votata dalla Faculty of Arts and Sciences [di Harvard] riguarda un principio generale di democrazia. Vuole promuovere la libertà di comunicazione del sapere. Avocando alla facoltà i diritti di diffusione il più possibile generalizzata delle attività di studio e ricerca svolte nel suo ambito, essa renderebbe accessibile ovunque nel mondo la produzione scientifica dei suoi membri, rafforzando ulteriormente il nuovo impegno della nostra università a mettere a disposizione del pubblico la sua ricchezza intellettuale"
Articolo originario: The case for open access
Articolo riproposto in  Il futuro del libro Milano: Adelphi, 2011, p. 129-133; titolo del capitolo: L'open access.
Notizia ripresa da: Digest di OA-Italia, Volume 61, Numero 20, by Mauro Guerrini

La Digital Public Library of America e Europeana annunciano una collaborazione

Washington (DC), 21 ottobre 2011

Due dei principali networks di biblioteche digitali hanno raggiunto un accordo per collaborare e rendere fruibile gratuitamente, a chiunque nel mondo, le collezioni digitali di biblioteche, musei e archivi degli Stati Uniti e dell'Europa, in un unico accesso.
La Digital Public Library of America (DPLA) ha annunciato che progetterà la struttura tecnica in un modo da promuovere l'interoperabilità delle proprie collezioni con le collezioni di Europeana.
Robert Darnton, membro del comitato direttivo della DPLA e dell'University Librarian at Harvard, ha commentato: "l'associazione tra la DPLA ed Europeana significa che gli utenti di tutto il mondo alla fine avranno accesso alle ricchezze combinate dei due sistemi con un singolo clic. Le banche dati aggregate includeranno molti milioni di libri, opuscoli, giornali, manoscritti, immagini, registrazioni, video e altri materiali in molti formati".
Annuncio: Digital Public Library of America and Europeana Announce Collaboration

venerdì 21 ottobre 2011

La Legge Gelmini e i 2 commi rivoluzionari

L’attuazione della Legge Gelmini (Legge n. 240/2010), e la conseguente necessità di rivedere gli Statuti di Ateneo, è un'occasione per il mondo accademico italiano di aderire alla Dichiarazione di Berlino per l’accesso aperto alla letteratura scientifica (Berlin Declaration on Open Access to Knowledge in the Sciences) del 2003.
Il gruppo OA della CRUI, coordinato dal prof. Roberto Delle Donne, e con il peculiare contributo di Roberto Caso, Rosa Maiello, Mauro Guerrini, Antonella De Robbio e Alberto Sdralevich, è arrivato a formulare la seguente bozza di articolo statutario, articolato in 2 commi, cui gli atenei possono ispirarsi:

1. L’Università di *** fa propri i principi dell’accesso pieno e aperto alla letteratura scientifica e promuove la libera disseminazione in rete dei risultati delle ricerche prodotte in ateneo, per assicurarne la più ampia diffusione possibile.
2. L’Università, con apposito regolamento [da emanare entro centottanta giorni dall’entrata in vigore del presente Statuto], pone la disciplina finalizzata a dare attuazione ai principi dell’accesso pieno e aperto ai dati e ai prodotti della ricerca scientifica, incentivandone il deposito nell’archivio istituzionale e la comunicazione al pubblico, nel rispetto delle leggi concernenti la proprietà intellettuale, la riservatezza e la protezione dei dati personali, nonché la tutela, l’accesso e la valorizzazione del patrimonio culturale.