Il Parlamento spagnolo ha approvato nella seduta del 12 maggio 2011, la
Ley 14/2011 de la Ciencia, la Tecnología y la Innovación, voluta dal Governo in carica. La precedente legge risaliva al 1986.
L'elaborazione della legge è frutto dell'impegno del
Ministerio de Ciencia e Innovación, coadiuvato dalle Comunidades Autónomas, dalle università, dalle parti sociali, dagli esperti, dai ricercatori e dai cittadini.
La nuova
Legge 14/2011 prevede all’
art. 37 (
Difusión en acceso abierto) commi:
2. Il personale di ricerca, la cui
ricerca è finanziata principalmente con fondi del bilancio generale dello Stato, renderà
pubblica una versione digitale della versione finale dei contenuti che sono stati accettati per la pubblicazione in pubblicazioni di ricerca seriale o periodico, quanto prima, ma
non oltre dodici mesi dopo la data ufficiale di pubblicazione.
3. La versione elettronica verrà resa pubblica nei
repository di accesso aperto riconosciuto nel campo della conoscenza in cui la ricerca si è sviluppata, o in
depositi istituzionali di accesso aperto.
4. La versione elettronica pubblica può essere utilizzata dalle amministrazioni pubbliche nei loro
processi di valutazione.
5. Il
Ministerio de Ciencia e Innovación faciliterà l'accesso centralizzato a repository e la connessione con analoghe
iniziative nazionali ed internazionali.
Un altro tassello si aggiunge allo sviluppo dell’accesso aperto sancendo, con l’adozione di una politica mandataria, l’impegno istituzionale dello Stato spagnolo a sostegno dell’Accesso Aperto.
A quando un'analoga iniziativa in Italia e in altri Paesi nel mondo?
Il movimento OA cammina, cresce, collabora e propone ...